Il bonus adeguamento luoghi di lavoro e smart working contenuto all’interno del decreto Rilancio, oltre ad essere utilizzabile per le spese sostenute per la sanificazione degli ambienti di lavoro e per l’acquisto di dispositivi di sicurezza, può essere utilizzato anche per gli acquisti collegati al lavoro agile, cioè lo smart working.
Vediamo nello specifico cos’è il bonus, quali sono le spese ammissibili, chi può usufruirne e come utilizzarlo.
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Cos’è il bonus adeguamento luoghi di lavoro e smart working
Il bonus adeguamento luoghi di lavoro e smart working è un credito di imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 e per un massimo di 80.000 €. Le aziende e i liberi professionisti potranno quindi usufruire di un credito di imposta pari a 48.000€. Se quindi per adeguare i luoghi di lavoro viene speso di più, non è possibile ottenere ulteriore credito.
Il bonus è richiedibile anche per le spese sostenute prima dell’entrata in vigore del decreto n. 34 del 19 maggio 2020.
Spese ammissibili
Le spese per le quali è possibile usufruire del bonus sono quelle per l’acquisto di materiale e macchinari in grado di garantire la sicurezza dei lavoratori e degli ambienti. Per quanto riguarda quelle pertinenti lo smart working rientrano l’acquisto di:
- Computer;
- Software;
- Sistemi di connessione;
- Sistemi di videoconferenza;
- Strumenti per lo svolgimento di attività innovative;
- Beni in grado di poter mettere i lavoratori in condizione di svolgere la propria attività lavorativa in smart working.
Chi può usufruire del bonus adeguamento luoghi di lavoro e smart working
Possono usufruire del bonus tutti coloro che svolgono attività aperte al pubblico, aziende, fondazioni, associazioni, terzo settore, lavoratori autonomi, imprese, artigiani e commercianti, a prescindere dal tipo di regime fiscale adottato.
Come utilizzarlo
Il credito d’imposta del bonus può essere utilizzato:
- In compensazione, attraverso modello F24;
- Ceduto, anche in parte, ad altri soggetti.
Può essere utilizzato solo a partire dal 1° gennaio 2021 ed entro il 31 dicembre 2021.