Il contratto di espansione è uno strumento utilizzabile dalle aziende con oltre 1000 dipendenti per riorganizzare l’assetto interno favorendo il ricambio generazionale. Tramite il contratto di espansione un’azienda può riqualificare il proprio apparato sociale grazie alle agevolazioni previste per il pensionamento anticipato.
Vediamo insieme come funziona, quali sono i requisiti per usufruire del contratto di espansione e le novità del 2021.
Indice dei contenuti
Cos’è il contratto di espansione
Il contratto di espansione, nato dal decreto legge 34 del 30 aprile 2019 e convertito nella legge 58 del 28 giugno 2019, è utile per tutte le aziende che hanno 1000 dipendenti e che vogliono riassettarsi e promuovere il lavoro per le nuove generazioni. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha previsto una cassa integrazione straordinaria da utilizzare per la pensione anticipata di quei lavoratori che erano più vicini all’età pensionabile come previsto dalle norme.
Il dipendente può richiedere la cessazione consensuale entro il 30 novembre 2021.
Esistono due opzioni nel contratto di espansione:
- L’azienda programma una riduzione dell’orario di lavoro o sospensione dei propri dipendenti che riceveranno la cassa integrazione per almeno 18 mesi;
- L’azienda prevede la risoluzione consensuale del contratto di lavoro a tempo indeterminato per i dipendenti vicini all’età pensionabile. L’indennità prevista è erogata dall’Inps ma pur sempre a carico del datore di lavoro.
Requisiti contratto di espansione
Il contratto di espansione è un accordo consensuale che il lavoratore stipula con il proprio datore di lavoro, con i sindacati e con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il requisito più importante è che il dipendente deve trovarsi a non oltre 5 anni dalla pensione prevista nelle norme vigenti.
Inoltre i lavoratori devono:
- Aver maturato una contribuzione di almeno 20 anni;
- Aver accesso alla pensione anticipata.
Sono escluse le aziende che:
- Fanno parte del settore agricolo;
- Appartengono al settore finanziario;
- Hanno stipulato rapporti di lavoro domestico;
- Fanno parte della Pubblica Amministrazione.
Come funziona il contratto di espansione
Essendo il contratto di espansione stipulato dal lavoratore con più parti, deve contenere:
- Un piano aziendale che indichi il numero dei lavoratori da assumere per la riorganizzazione societaria e la programmazione delle assunzioni;
- L’indicazione della durata a tempo indeterminato dei contratti di lavoro o di apprendistato;
- Una stima dei costi previsti per inserire i lavoratori interessati al contratto di espansione nella Naspi straordinaria erogata dall’ente previdenziale ma a carico delle aziende.
Come presentare la domanda per il contratto di espansione
La domanda va presentata all’Inps per via telematica inserendo i dati identificativi dell’azienda e del lavoratore e tutti gli elementi per ricevere la prestazione. Alla domanda va allegata la fideiussione bancaria che garantisca per la Naspi spettante al datore di lavoro e i contributi restanti se dovuti. Accertati tutti i requisiti, il lavoratore riceverà comunicazione con tutte le informazioni tra cui l’importo e le date di scadenza.
Novità 2021
Il decreto Sostegni bis 73/2021 ha aggiunto la possibilità di usare il contratto di espansione anche nelle aziende con almeno 100 dipendenti.