Cessione del quinto e prestito personale sono due forme di finanziamento dedicate ai privati ma con delle sostanziali differenze. Qual è il più conveniente tra i due? Dipende. Proprio per le loro differenze, sono destinati a categorie diverse e tipologie di modalità di rimborso differenti.
Vediamo insieme quali sono le differenze tra cessione del quinto e prestito personale.
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Definizione cessione del quinto e prestito personale
La cessione del quinto è un finanziamento non finalizzato con rimborso costante delle rate e dedicato esclusivamente a lavoratori e pensionati. La rata mensile non può mai superare un quinto dello stipendio o della pensione, cioè il 20%, e viene trattenuta direttamente dalla busta paga o dalla pensione. Ci sono due tipologie di cessione: la cessione del quinto dello stipendio e la cessione del quinto della pensione, la prima dedicata appunto ai lavoratori e la seconda ai pensionati.
Anche il prestito personale è un finanziamento non finalizzato dedicato a persone fisiche. Il rimborso avviene secondo un piano di ammortamento prestabilito, gli importi richiedibili variano e per ottenerlo a volte è necessario presentare delle garanzie.
Destinatari
La cessione del quinto è destinata a lavoratori e pensionati del settore pubblico, statale e privato. Può essere richiesta anche da protestati e cattivi pagatori. L’età minima per poterla richiedere è di 18 anni.
Possono richiedere il prestito personale tutti coloro che hanno compiuto almeno 18 anni di età, inclusi i disoccupati ma non i protestati. I cattivi pagatori invece possono accedere molto difficilmente ad un prestito personale. Per conoscere tutti i dettagli leggi il nostro articolo Chi può richiedere un prestito personale?
Garanzie necessarie
Tra le differenze tra cessione del quinto e prestito personale vi sono le garanzie. Per richiedere la cessione del quinto non è necessario presentare garanzie perché sia lo stipendio che la pensione e la polizza assicurativa assicurano all’istituto di credito il rimborso del finanziamento.
Per richiedere un prestito personale è necessario presentare un reddito e una buona affidabilità creditizia. Oltre al reddito da lavoro o alla pensione gli istituti di credito possono quindi richiedere ulteriori garanzie come un garante, un cointestatario o l’iscrizione di un’ipoteca su un immobile.
Modalità rimborso finanziamento
Le differenze tra cessione del quinto e prestito personale sono sostanziali anche nel rimborso dell’importo richiesto. Nella cessione del quinto la rata viene trattenuta mensilmente direttamente dalla busta paga o dalla pensione.
Con il prestito personale bisogna versare la rata puntualmente ogni mese. È bene evitare di ritardare il pagamento delle rate perché, in caso contrario, si rischiano segnalazioni nei sistemi di informazioni creditizie come il Crif. Le segnalazioni rischiano di precludere la possibilità di richiedere ulteriori prestiti in futuro.
Tassi di interesse
Oltre alle modalità di rimborso, anche per quanto riguarda i tassi di interesse la differenza tra la cessione del quinto e il prestito personale è sostanziale. La cessione del quinto della pensione ha tassi particolarmente agevolati per i pensionati, ma anche il quinto dello stipendio ha tassi agevolati per i lavoratori.
I tassi dei prestiti personali solitamente sono più alti rispetto a quelli della cessione del quinto. Inoltre bisogna fare attenzione e verificare che i tassi non siano talmente alti da essere considerati usurari.
Per evitare brutte sorprese è sempre bene leggere il modulo Secci, in cui sono presenti tutte le informazioni precontrattuali riguardanti il prestito, tra cui tassi, spese, modalità di rimborso, diritti dei consumatori e durata del contratto.
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