L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Articolo 1 della Costituzione Italiana.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni per renderlo effettivo. I lavoratori quindi, oltre a lavorare, hanno anche dei diritti a loro tutela ed è fondamentale conoscerli per poterli far valere e rispettare. Se il lavoro è un diritto, è un altrettanto diritto il rispetto della persona e della legge a tutela dei lavoratori. Vediamo insieme quali sono i diritti dei lavoratori.
Indice dei contenuti
Diritto alla retribuzione
Ogni lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionale al lavoro, alla quantità di lavoro svolto e sufficiente a garantire una qualità della vita dignitosa. Devono essere retribuiti anche gli straordinari e il trattamento di fine rapporto. La retribuzione è un diritto imprescindibile e deve essere erogato al lavoratore in giorni e modalità prestabilite e inderogabili.
Sicurezza sul lavoro
La sicurezza sul lavoro è un dovere del datore di lavoro. Deve adottare tutte le misure di sicurezza necessarie e fondamentali per tutelare la salute psicofisica del lavoratore, riducendo al minimo i possibili rischi sul posto di lavoro. È uno tra i più importanti diritti dei lavoratori.
Parità dei sessi
I lavoratori, uomini e donne, hanno gli stessi diritti e le stesse opportunità. Non devono esistere discriminazioni fondate sul sesso. Una donna quindi, ad esempio, non può percepire uno salario inferiore solo perché donna. Il diritto alle pari opportunità è regolato dal Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198.
Orario di lavoro e riposo settimanale
L’orario di lavoro è regolamentato dalla legge. L’orario settimanale di lavoro è pari a 40 ore per contratti full time, che possono arrivare ad un massimo di 48 ore, straordinari inclusi.
Il lavoratore ha diritto anche al riposo giornaliero, cioè il diritto di riposo pari a 11 ore consecutive ogni 24 ore. Se invece viene svolto un lavoro che supera 6 ore consecutive, il lavoratore ha diritto ad una pausa, solitamente stabilita dal CCNL.
Ferie
Le ferie fanno parte dei diritti dei lavoratori e sono un diritto irrinunciabile perché necessarie per la tutela psicofisica. In un anno di lavoro, il lavoratore dipendente ha diritto ad almeno quattro settimane di ferie retribuite, di cui due settimane consecutive. Chiaramente possono variare in base al tipo di contratto e orario di lavoro.
Congedo matrimoniale, maternità e paternità
Il congedo matrimoniale è un diritto di tutti i lavoratori che si sposano. Ai lavoratori neo sposini spettano 15 giorni di congedo matrimoniale.
La maternità è un diritto spettante alle lavoratrici durante il periodo di gravidanza e subito dopo la nascita del bambino. La madre ha diritto a un periodo retribuito di astensione dal lavoro, anche se il bambino viene adottato o affidato. Il periodo di maternità varia a seconda del tipo di lavoro svolto, dalla gravidanza, se a rischio o meno, e da eventuali problemi di salute della lavoratrice e del bambino.
La paternità invece consiste nell’astensione del neo papà dal lavoro per quattro giorni. Se però sopraggiungono cause gravi che impossibilitano la madre nel prendersi cura del neonato, il padre ha diritto al congedo obbligatorio di paternità.
Malattia e infortuni
Il lavoratore che si ammala o si infortuna sul luogo di lavoro ha diritto alla conservazione del posto di lavoro e alla retribuzione dei giorni in cui è in malattia. Il datore di lavoro, a sua volta, ha il diritto di sottoporre il dipendente a visita fiscale, tramite medico fiscale Inps, per accertare l’effettiva malattia o infortunio.
Diritto allo studio
Tra i diritti dei lavoratori rientra anche il diritto allo studio. I lavoratori che seguono corsi scolastici o universitari hanno diritto a permessi studio retribuiti. Possono usufruire di 150 ore in tre anni per sostenere esami universitari e 250 ore per completare la scuola dell’obbligo.
Libertà d’opinione, sciopero e attività sindacale
I lavoratori hanno diritto di esprimere le proprie opinioni e i propri pensieri liberamente e di aderire ai sindacati senza alcun vincolo o limite da parte del datore di lavoro. Hanno anche il diritto di scioperare, ma i giorni di sciopero non vengono retribuiti.
Richiamo alle armi
Un altro diritto dei lavoratori è la conservazione del posto di lavoro e un’indennità erogata dall’Inps in caso di richiamo alle armi.