Le mamme lavoratrici in gravidanza con contratto di lavoro sono tutelate dalla legge e hanno diritto ad usufruire di agevolazioni specifiche proprio per non dover scegliere tra il lavoro e avere dei figli. Vediamo insieme tutti i diritti.
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Permessi visite prenatali
Le mamme lavoratrici in gravidanza hanno diritto a permessi retribuiti per effettuare visite mediche, esami e test per la gravidanza. Dovranno però presentare al datore di lavoro il certificato attestante la data, l’ora e la tipologia di visita effettuata.
Divieto lavori pericolosi
Alle donne in gravidanza è vietato svolgere lavori pericolosi per se stesse e per la salute del bambino. I lavori vietati sono quelli che prevedono carichi pesanti, turni stressanti e lavori che prevedono il contatto con agenti biologici, chimici e fisici. Coloro che svolgono queste tipologie di lavori possono ottenere una modifica delle mansioni o usufruire della maternità anticipata.
Esonero lavoro notturno
Le donne in gravidanza e con figli fino ad un anno di età hanno il divieto di lavorare tra le 24:00 e le 06:00. Inoltre la mamma lavoratrice può richiedere l’esonero lavorativo fino ai 3 anni di età del figlio o se è affidataria di un minore fino ai anni di età o, a tempo indeterminato, se ha un familiare disabile a carico.
Divieto licenziamento
- Le donne in gravidanza non possono essere licenziate, salvo i seguenti casi:
- Scadenza del contratto di lavoro;
- Cessazione azienda;
- Licenziamento per giusta causa;
- Periodo di prova negativo.
Congedo maternità
Le lavoratrici in gravidanza hanno diritto a 5 mesi di congedo di maternità. Cioè possono rimanere in casa per tale periodo. L’inizio della maternità può essere scelto liberamente dalla donna. L’indennità corrisposta è pari all’80% dello stipendio.
Maternità anticipata
Le donne lavoratrici in gravidanza possono richiedere la maternità anticipata, e smettere di lavorare prima del periodo previsto dal congedo, per i seguenti motivi:
- Gravidanza a rischio o con complicazioni;
- Svolgimento di lavori pericolosi;
- Presenza nel luogo di lavoro di rischi per la salute.
Permesso allattamento
Dopo la nascita del figlio, le mamme lavoratrici hanno diritto fino a 2 ore al giorno di permesso per allattamento. Ne hanno diritto anche se non allattano, per tutto il primo anno e anche se il figlio è stato adottato o è in affidamento. Se il parto è gemellare invece il permesso viene raddoppiato.
Congedo parentale
I genitori, fino ai 12 anni di età del figlio, hanno diritto al congedo parentale. Il congedo prevede 10 mesi cumulativi tra madre e padre e può essere sfruttato sia maniera continuativa che dilazionata. È retribuito al 30% dall’Inps fino al compimento degli 8 anni di età del bambino. Dagli 8 ai 12 anni invece non è prevista alcuna indennità.
Congedo malattia del figlio
Entrambi i genitori hanno diritto al congedo malattia del figlio, non retribuito, fino al compimento dei 3 anni di età. Dai 3 agli 8 anni invece il congedo è solo di 5 giorni l’anno.
Cambio sede lavoro
I genitori lavoratori del settore pubblico possono richiedere di lavorare temporaneamente presso una sede che si trova nella provincia o nella regione in cui lavora l’altro genitore. Lo spostamento è possibile fino al compimento dei 3 anni di età del bambino e solo se nella zona richiesta è presente un posto di lavoro libero.
1 commento su “I diritti delle mamme lavoratrici in gravidanza”
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