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Lavoro straordinario retribuzione, limiti, obblighi e rifiuto

Lavoro straordinario: retribuzione, limiti, obblighi e rifiuto

Il lavoro straordinario è definito dal terzo articolo del decreto legislativo 66/2003 e corrisponde alle ore di lavoro svolte dopo l’orario di lavoro previsto dal contratto.

Lo straordinario è regolamentato dalla legge e può essere svolto limitatamente al sopraggiungere di particolari situazioni. Questi limiti hanno lo scopo di salvaguardare la salute psicofisica dei dipendenti evitando di incorrere in un sovraccarico di lavoro.

Le ore di lavoro settimanali previste sono 40 e possono essere distribuite dal datore di lavoro nella maniera in cui preferisce. Quindi il lavoro svolto dopo le 40 ore settimanali è straordinario.

Quando è consentito lavoro straordinario

È consentito svolgere lavoro straordinario quando:

  • Le esigenze tecniche produttive diventano eccezionali e impreviste;
  • Subentrano situazioni di forza maggiore;
  • Arrivo di eventi particolari.

Limite orario lavoro straordinario

Lo straordinario non è illimitato ma si può svolgere entro un determinato limite di ore annue. Di solito le ore annue consentite sono stabilite dai contratti collettivi nazionali del lavoro e, nel caso in cui nel proprio contratto noi sia espressamente stabilito, le ore annue massime consentite e stabilite dalla legge sono 250.

Di solito comunque settimanalmente non è possibile superare 48 ore di lavoro, cioè 40 ore di lavoro ordinario e 8 ore di straordinario.

Retribuzione lavoro straordinario

Il lavoro straordinario, essendo un extra che va svolto oltre le ore di lavoro stabilite dal proprio contratto, viene retribuito con una paga superiore rispetto alla remunerazione oraria stabilita dal proprio contratto.

Anche in questo caso la retribuzione straordinaria viene stabilita dai contratti collettivi nazionali del lavoro e varia al variare del settore. Oltre alla remunerazione dello straordinario, è possibile associare dei riposi compensativi per il lavoratore oppure sostituire il compenso extra.

Se lo straordinario è continuativo il compenso potrebbe anche essere forfettario. Il compenso forfettario in ogni caso non comporta una perdita di retribuzione rispetto a quella ricevuta con la maggiorazione ordinaria.

Obbligo di svolgere il lavoro straordinario

Il lavoratore è obbligato a svolgere il lavoro straordinario se:

  • È previsto dal CCNL;
  • Subentrano esigenze tecnico produttiveche non possono essere gestite assumendo altri dipendenti;
  • avvenimenti particolaricome mostre, fiere e manifestazioni inerenti la produzione.

Rifiutare di svolgere lavoro straordinario

È possibile rifiutare di svolgere lavoro straordinario se le motivazioni della richiesta non sono inerenti all’obbligo previsto dalla legge.

In ogni caso, anche se il lavoratore è obbligato, può rifiutare se:

  • È presente una grave causa dimostrabile;
  • Il lavoratore è studente;
  • Il datore di lavoro non agisce correttamente e in buona fede.

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