Il disegno di legge Pillon rivoluziona su più fronti la legge sull’affido condiviso dei figli a seguito di separazione o divorzio dei genitori e pone al centro il benessere e la tutela dei minorenni.
Il decreto prende il nome dal cognome del senatore che l’ha proposto e, se approvato, apporterà delle importanti modifiche nelle norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità. Ecco quali saranno le principali novità e le modifiche apportate alla legge attuale.
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Mediazione familiare
I coniugi che decidono di separarsi dovranno essere seguiti da un mediatore familiare per la tutela del figlio. Il mediatore dovrà guidare e supportare i genitori nei momenti in cui non riescono a gestire la comunicazione tra loro e il figlio. La prima consulenza è gratuita, le successive sono a pagamento ma dovranno rispettare un rigido piano tariffario regolamentato dal Ministero.
Affido condiviso
La proposta di legge Pillon si basa sulla biogenitorialità perfetta e ha lo scopo di mantenere la famiglia al centro nella vita dei figli minorenni, attraverso l’affido condiviso. Quindi, come nella maggior parte dei casi, niente più affidamento esclusivo alle madri, padri costretti a vedere i figli solo nei weekend e madri obbligate a rinunciare al lavoro o ritrovarsi in difficoltà nel dover gestire da sole lavoro e figli.
L’affido condiviso prevede anche la lotta all’alienazione genitoriale, cioè a contrastare il rifiuto di uno dei genitori da parte del figlio, e mantenere rapporti sereni con entrambi i genitori.
Doppia residenza
La doppia residenza, prevista dalla proposta di legge Pillon, consegue dall’affido condiviso. In particolare, i figli dovranno passare almeno dodici giorni al mese con ciascun genitore, inclusi i pernottamenti, in modo tale da avere un rapporto continuativo, equo ed equilibrato con entrambi i e non soffrire per la mancanza di uno dei due. Grazie alla doppia residenza non saranno più nemmeno costretti a dover scegliere tra uno dei due genitori.
Eliminazione dell’assegno di mantenimento e spese condivise
La proposta di legge Pillon prevede l’eliminazione dell’assegno di mantenimento perché entrambi i genitori dovranno sostenere le spese per il mantenimento dei figli in modo equo e proporzionale alle possibilità economiche di ciascuno. In tal modo la maggior parte dei padri saranno tutelati e non dovranno versare l’assegno familiare alla madre con il rischio che i soldi non vengano spesi per le necessità del bambino.
Non resta che attendere l’approvazione al Senato del disegno di legge Pillon.