La maternità è un diritto che spetta a tutte le donne lavoratrici in gravidanza. Solitamente il congedo di maternità spetta per cinque mesi e, da quest’anno, le future mamme possono decidere anche se lavorare fino al nono mese e usufruire dei mesi spettanti dal momento della nascita o durante la gravidanza.
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In alcuni casi è però possibile andare in maternità prima. Vediamo insieme tutti i dettagli su cos’è la maternità anticipata, a chi spetta, gli importi e come richiederla.
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Cos’è la maternità anticipata
La maternità anticipata è un diritto che spetta alle donne in gravidanza che, per diversi motivi, sono costrette a smettere di lavorare prima del periodo previsto dal congedo di maternità obbligatorio.
È quindi possibile andare in maternità anticipata se la donna incinta:
- È in stato di gravidanza a rischio o sono presenti delle complicazioni;
- Svolge lavori pesanti, pericolosi e faticosi;
- Sul luogo di lavoro sono presenti rischi per la salute propria e del neonato.
A chi spetta la maternità anticipata
La maternità anticipata spetta a:
- Lavoratrici dipendenti;
- Lavoratrici autonome iscritte alla gestione dell’INPS;
- Lavoratrici a domicilio;
- Lavoratrici che svolgono attività socialmente utili o di pubblica utilità;
- Madri disoccupate o sospese da meno di 60 giorni.
Importi maternità anticipata
Anche per la maternità anticipata, la lavoratrice avrà diritto a percepire una retribuzione pari all’80% erogata dall’Inps e il 20% restante integrata dal datore di lavoro.
Come richiedere la maternità anticipata
Per poter richiedere la maternità anticipata la donna incinta deve presentare la seguente documentazione al datore di lavoro e alla Direzione Provinciale del Lavoro:
- Certificato di gravidanza;
- Documentazione attestante la gravidanza a rischio;
- Documento di riconoscimento.
Dopo aver presentato i documenti, la Asl certifica l’effettivo stato di gravidanza a rischio e, assieme alla Direzione Territoriale del Lavoro, stabilisce se la donna ne ha diritto.
Anche se la lavoratrice è in maternità anticipata, dovrà comunque presentare domanda per il congedo obbligatorio.