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Pace contributiva cos’è e come richiedere il riscatto dei contributi

Pace contributiva: cos’è e come richiedere il riscatto dei contributi

La pace contributiva, nuova misura sperimentale, è stata approvata dal Governo. Ciò permetterà ai lavoratori a cui mancano pochi anni di contribuzione di andare in pensione in anticipo riscattando i contributi per i periodi mancanti. Non tutti i lavoratori possono però possono usufruirne. Vediamo insieme tutti i dettagli.

Indice dei contenuti

Cos’è la pace contributiva

La pace contributiva è una nuova misura sperimentale attiva a partire da quest’anno e valida fino al 2021. Permette ai lavoratori di versare fino ad un massimo di cinque anni di contributi mancanti per colmare i periodi di vuoto contributivo a partire dal momento in cui ci si è iscritti alla previdenza fino all’ultima contribuzione versata o accreditata.

Questi contributi aggiuntivi possono essere versati ed essere validi solo per i periodi di vuoto e quindi non per i contributi da versare

Per poter accedere alla pensione indiretta possono usufruire della pace contributiva anche familiari e affini entro il secondo grado del lavoratore deceduto.

Chi può richiedere il riscatto dei contributi 

I lavoratori, per poter usufruire della pace contributiva, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Non essere titolari di pensione;
  • Essere iscritti all’Ago, a forme sostitutive ed esclusive, gestioni speciali o gestione separata, cioè gestioni amministrate dall’Inps;
  • Non aver maturato contributi fino al 31 dicembre 1995.

Riscatto pace contributiva

Con la pace contributiva è possibile richiedere il riscatto fino a cinque anni di contributi per:

  • Laurea e titoli di studio inerenti e formazione professionale;
  • Inserimento nel mondo del lavoro;
  • Servizio civile;
  • Lavoro all’estero;
  • Sospensione, interruzione e intervalli dal rapporto di lavoro;
  • Congedo parentale o per gravi motivi familiari;
  • Aspettativa non retribuita per assistenza disabili.

Essendo la pace contributiva rivolta a tutti coloro che hanno iniziato a lavorare a partire dal 1° gennaio 1996, il calcolo ai fini pensionistici sarà interamente contributivo e quindi non è compatibile con Quota 100.

Agevolazioni fiscali pace contributiva

Il riscatto dei contributi attraverso la pace contributiva permette di detrarre il 50% del costo dall’Irpef e ripartirlo in cinque quote annuali e la dilazione del versamento dei contributi senza interessi.

I lavoratori del settore privato hanno anche la possibilità di far sostenere il riscatto al datore di lavoro.

Versamento contributi pace contributiva

Il versamento dei contributi può essere effettuato attraverso una delle due modalità:

  • Unico versamento di tutto l’importo;
  • Rateizzazione fino ad un massimo di 60 rate da versare mensilmente e senza interessi. Le rate mensili devono avere un importo minimo pari a 30,00€.

Non è invece possibile rateizzare il versamento per:

  • Versamenti volontari di contributi;
  • Versamento di contributi per l’immediata liquidazione della pensione.

Come richiedere il riscatto dei contributi

Per richiedere il riscatto dei contributi attraverso la pace contributiva bisogna presentare la domanda all’Inps tramite uno dei seguenti canali:

  • Direttamente online sul sito del’Inps tramite Pin, Spid o carta nazionale dei servizi;
  • Chiamando al contact center dal telefono fisso al numero 803164 e al numero 06164164 da cellulare;
  • Presso Patronati e abilitati.

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