La pensione indiretta è una prestazione economica erogata dall’Inps spettante ai familiari superstiti di un lavoratore deceduto. Si differenzia dalla pensione di reversibilità in quanto quella indiretta spetta ai familiari di un lavoratore, mentre quella di reversibilità spetta ai familiari di un pensionato defunto.
I familiari, per poter richiedere la pensione indiretta devono avere dei requisiti e il defunto stesso deve aver maturato un numero minimo di anni di contribuzione. Vediamo a chi spetta, quali sono i requisiti, gli importi spettanti, quando viene revocata e come richiederla.
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A chi spetta la pensione indiretta
Hanno diritto di percepire la pensione indiretta:
- Il coniuge, il coniuge separato o divorziato purché percettore di assegno di mantenimento;
- Il partner unito civilmente;
- I figli ed equiparati minorenni;
- I figli ed equiparati di qualsiasi età se sono inabili al lavoro ed erano carico del defunto;
- I figli ed equiparati studenti o che frequentano un corso di laurea, fino ai 26 anni di età;
Se il lavoratore deceduto non aveva coniuge o figli, possono richiedere la pensione indiretta:
- I genitori con almeno 65 anni di età, a carico del defunto e non percettori di pensione;
- I fratelli e sorelle non sposati, a carico del defunto, inabili al lavoro e non percettori di pensione.
Requisiti pensione indiretta
Per poter richiedere la pensione indiretta è necessario che il lavoratore deceduto abbia maturato:
- 15 anni di contributi o 780 contributi settimanali;
- 5 anni di contributi o 260 contributi settimanali, di cui almeno tre anni o 260 contributi settimanali negli ultimi cinque anni prima del decesso.
Importi spettanti
La pensione indiretta spettante non ha un importo fisso ma viene erogata con le seguenti percentuali:
- 60% della pensione per il coniuge senza figli;
- 80% della pensione per il coniuge con un figlio;
- 100% della pensione per il coniuge con due o più figli;
- 70% della pensione per un figlio;
- 80% della pensione per due figli;
- 100% della pensione per tre o più figli;
- 15% della pensione per un genitore;
- 30% della pensione per entrambi i genitori;
- 15% della pensione per un fratello o una sorella;
- 30% della pensione per due sorelle o fratelli;
- 45% della pensione per tre fratelli o sorelle;
- 60% della pensione per quattro fratelli o sorelle;
- 75% della pensione per cinque sorelle o fratelli;
- 90% della pensione per sei fratelli o sorelle;
- 100% della pensione per sette o più sorelle o fratelli.
Revoca pensione indiretta
La pensione indiretta viene revocata dall’Inps se anche uno solo dei requisiti necessari per continuare ad averne diritto viene a mancare. Viene quindi revocata se:
- Il coniuge si risposa;
- I figli ed equiparati compiono 18 anni. Se sono studenti il diritto decade al compimento dei 21 anni, se sono studenti universitari decade al compimento dei 26 anni;
- I figli ed equiparati inabili perdono lo stato di inabilità;
- I genitori iniziano a percepire un’altra pensione;
- Fratelli e sorelle iniziano a percepire un’altra pensione, perdono lo stato di inabilità o si sposano.
Richiesta pensione indiretta
Per richiedere la pensione indiretta bisogna presentare domanda all’Inps attraverso una delle seguenti modalità:
- Tramite sito web dell’Inps accedendo tramite Pin, lo Spid o la Carta Nazionale dei Servizi;
- Chiamando al contact center al numero 803 164 da rete fissa oppure allo 06 164 164 da cellulare;
- Rivolgendosi a Patronati o intermediari dell’Inps.