La delega di pagamento, detta anche prestito con delega, delegazione di pagamento o doppio quinto, è un prestito che consente, a chi è già titolare di una cessione del quinto dello stipendio, di aumentare l’importo del prestito. Il rimborso verrà trattenuto dallo stipendio e la somma complessiva delle rate non dovrà superare il 40% dello stipendio. È regolamentata dagli articoli 1269 e 1723 del Codice Civile.
Ecco le domande più frequenti sul doppio quinto dello stipendio: chi e quando richiederla, come funziona il prestito e quali garanzie possono essere richieste per ottenerlo.

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Chi può richiedere un prestito con delega?
Possono richiedere il doppio del quinto:
- I dipendenti statali e la maggior parte dei dipendenti pubblici. Bisogna comunque verificare se l’ente per cui si lavora accetta questa tipologia di prestito;
- I dipendenti privati titolari di un contratto a tempo indeterminato, previo accertamento che l’amministrazione dell’azienda per la quale lavorano accetti di trattenere la doppia rata.
Sono inoltre necessari una buona anzianità di servizio o un buon TFR accantonato in azienda o in un fondo di previdenza integrativa.
Delegazione di pagamento e cessione del quinto: quali le differenze?
Nella cessione del quinto la rata del prestito può arrivare fino ad un quinto dello stipendio, cioè il 20%, mentre con la delega o delegazione di pagamento la rata è di un ulteriore 20%.
La delega di pagamento può essere richiesta anche se sullo stipendio è già presente una cessione. Inoltre le singole rate della cessione e della delega non possono superare ognuna il 20% del salario netto mensile.
Qual è l’importo massimo mensile della rata della delegazione di pagamento?
L’importo massimo della rata da rimborsare di un prestito con delega può arrivare ad un quinto dello stipendio. Il cumulo tra la rata di cessione del quinto e la rata di una delega di pagamento è pari al 40% dello stipendio, cioè il doppio quinto.
Cosa si intende per doppio del quinto?
Ci si riferisce al cumulo tra la rata di cessione del quinto e la rata di un prestito con delega di pagamento che è pari al 40% dello stipendio, cioè il doppio quinto.
Si può richiedere una terza delega di pagamento?
Si, nel caso di alcuni enti è possibile accedere ad una terza delegazione di pagamento, ma i casi sono molto rari, solo se l’amministrazione ne riconosce davvero la necessità.
Il datore di lavoro può rifiutare una richiesta di delega di pagamento?
Sì, il datore di lavoro può rifiutare una richiesta di prestito con delega di pagamento. A differenza della cessione del quinto, il datore di lavoro può non accettare una richiesta di prestito con delega. Tuttavia per i dipendenti statali la richiesta è regolamentata da apposita convenzione tra l’amministrazione di appartenenza del richiedente e l’istituto di credito erogante.
I pensionati possono richiedere il doppio del quinto?
No, i pensionati non possono richiedere il prestito con delega di pagamento perché gli enti pensionistici hanno scelto di non accettare la trattenuta della doppia rata sulla pensione.
Il prestito con delega può coesistere con altre trattenute in busta paga?
Sì, la delegazione di pagamento può coesistere con altre trattenute purché la somma delle trattenute non superi il 50% dello stipendio netto. L’approvazione della richiesta di prestito con delega è soggetta a verifiche sulla natura delle trattenute preesistenti in busta paga da parte dell’istituto di credito erogante.
È possibile estinguere anticipatamente il prestito con delega?
Sì, è possibile estinguere la delega di pagamento in qualunque momento. Il prestito può essere estinto anticipatamente recuperando gli interessi non maturati.
In caso di licenziamento con un prestito con delega di pagamento in corso, cosa succede?
In questo caso, l’ente erogante tratterrà il TFR che il dipendente ha maturato fino a quel momento, per poi riformulare il piano d’ammortamento del debito residuo.
È possibile rinnovare una delegazione di pagamento?
Sì, ma il rinnovo, essendo a tutti gli effetti una nuova richiesta di prestito con delega che avviene estinguendo il finanziamento precedente, è soggetto ad uno specifico iter istruttorio e di approvazione dell’istituto di credito erogante.
Si può recedere da un prestito con delega di pagamento?
Il diritto di recesso dalla delegazione di pagamento può essere esercitato entro 15 giorni dalla stipula del finanziamento per via di un ripensamento da parte del cliente. In questo caso non è necessario il consenso dell’istituto di credito che eroga.
Il diritto di recesso va comunicato all’erogatore e, se il finanziamento è già stato attivato, si hanno 30 giorni di tempo per restituire capitale o interessi maturati previsti dalle condizioni del contratto.