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Proroga smart working per lavoratori fragili

Proroga smart working per lavoratori fragili

Proroga smart working per i lavoratori invalidi e i lavoratori fragili fino al 31 dicembre 2021. Il Governo ha stabilito che tutti i lavoratori che non possono svolgere la modalità lavorativa agile vedranno equiparata l’assenza dal proprio lavoro al ricovero ospedaliero.

Vediamo insieme la proroga smart working, le garanzie, a chi spetta e chi non ne ha diritto.

Proroga smart working e garanzie

La conversione in legge del decreto legge 111 del 6 agosto 2021 in legge 133 del 24 settembre è una proroga su tutele che erano rimaste bloccate da giugno 2021. La legge prevede l’impiego di nuove risorse e garanzie per i lavoratori invalidi, in particolare è stato previsto che:

  • Fino al 31 dicembre 2021 tutti i lavoratori fragili, assunti nel pubblico impiego o nel privato, possono lavorare da casa tramite smart working;
  • Se non possono lavorare neanche con la modalità agile per qualsiasi patologia documentata, e neanche tramite formazione specifica, l’assenza da lavoro fino al 31 dicembre 2021 sarà giustificata e verrà trattata come ricovero ospedaliero;
  • Tutti i lavoratori che rientrano nella legge 133 del 24 settembre 2021 riceveranno lo stipendio.

Cessione del quinto dello stipendio

Chi non può lavorare in smart working a causa della propria situazione patologica deve presentare la certificazione sanitaria per verificare la possibilità di effettuare corsi di formazione o ricevere l’esenzione totale.

A chi spetta la proroga smart working

La legge 18 del 17 marzo 2020, conosciuta anche come decreto Cura Italia, dà le specifiche e le caratteristiche dei lavoratori considerati fragili o affetti da invalidità che potranno usufruire della proroga smart working.

Sono considerati fragili tutti i dipendenti pubblici e privati che hanno:

  • Un’ invalidità certificata con percentuali definite dall’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992;
  • Una certificazione rilasciata da medici competenti che attesta la condizione di immunodepressione e quindi un estremo rischio a lavorare in uffici con altre persone;
  • Una certificazione che attesti esiti di patologie oncologiche e quindi che i lavoratori sono sottoposti a terapie specifiche ai sensi dell’articolo 3, comma 1, della legge n. 104.

Cessione del quinto della pensione d’invalidità

Niente proroga smart working per chi è stato contagiato da Covid-19

L’Inps aveva dichiarato già col messaggio 2842 dello scorso 6 agosto, poi ribadito ad ottobre, che le indennità spettanti i lavoratori contagiati da Covid-19, in quarantena o isolamento forzato, non sono state prorogate. L’istituto previdenziale riconosce solamente le situazioni di contagio fino al 30 giugno 2021, quindi nel caso di malattie posteriori riconosciute ai lavoratori fragili verrà riconosciuta l’indennità con gestione ordinaria per tutela dalla malattia.

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