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Rientro dei cervelli e lavoratori impatriati

Rientro dei cervelli: ecco tutte le agevolazioni per i lavoratori impatriati

Novità in arrivo per tutti i lavoratori che decidono di tornare in Italia. Oltre alle agevolazioni già esistenti, a partire dal 2020, entreranno in vigore ulteriori agevolazioni per i lavoratori impatriati. Vediamo insieme quali sono le agevolazioni, i requisiti e la durata degli sgravi fiscali.

Agevolazioni lavoratori impatriati

I lavoratori impatriati possono usufruire delle agevolazioni se:

  • sono in possesso di laurea;
  • hanno lavorato o studiato, conseguendo una laurea o una specializzazione, all’estero per almeno due anni.

I lavoratori che decidono di ritornare in Italia, sempre a partire dal 2020, possono beneficiare delle seguenti agevolazioni:

  • 70% della riduzione dell’imponibile;
  • Accesso al regime fiscale agevolato, anche per lavoratori che decidono di avviare un’impresa;
  • Se sussistono delle specifiche condizioni, sono previste agevolazioni fiscali per ulteriori cinque periodi di imposta.

L’agevolazione riguarda i redditi di lavoro dipendente o autonomo prodotti in Italia.

Agevolazioni docenti e ricercatori

I ricercatori e i docenti, in possesso di titolo di studio universitario o equiparato, che hanno svolto ricerca o docenza all’estero per almeno 2 anni continuativi e che decidono di ritornare in Italia possono usufruire delle seguenti agevolazioni:

  • Prolungamento delle agevolazioni fiscali dagli 8 ai 13 anni, in base alle specifiche condizioni;
  • Accesso al regime fiscale agevolato per sei anni;
  • Se il docente o ricercatore ha un figlio minorenne o a carico può usufruire delle agevolazioni dal momento in cui ritorna ad avere la residenza in Italia e per gli altri dieci periodi d’imposta successivi;
  • Se il docente o ricercatore ha due figli minorenni o a carico i benefici decorrono dal periodo d’imposta in cui ritorna ad avere la residenza in Italia e per ulteriori dieci periodi d’imposta;
  • Se il docente o ricercatore ha tre figli minorenni o a carico i benefici decorrono dal periodo d’imposta in cui in cui ritorna ad avere la residenza in Italia e per ulteriori dodici periodi d’imposta;
  • Se il docente o il ricercatore o i rispettivi coniugi acquistano una casa le agevolazioni decorrono dal periodo d’imposta in cui il lavoratore ritorna ad avere la residenza fiscale in Italia e per ulteriori sette periodi d’imposta.

L’agevolazione riguarda i redditi di lavoro dipendente o autonomo prodotti in Italia.

Requisiti agevolazioni

La riduzione dell’imponibile al 30% per i lavoratori che ritornano in Italia è valida se sono presenti i seguenti requisiti:

  • L’attività lavorativa è svolta principalmente in Italia, anche se l’azienda è straniera;
  • I lavoratori hanno avuto residenza all’estero nei due anni precedenti;
  • I lavoratori si impegnano a vivere in Italia per almeno due anni.

Avranno una riduzione pari al 90% dell’imponibile i lavoratori che si trasferiscono in una delle seguenti regioni:

  • Sicilia;
  • Sardegna;
  • Calabria;
  • Puglia
  • Basilicata;
  • Campania;
  • Abruzzo;
  • Molise.

Durata periodo d’imposta

Attualmente lo sgravio fiscale decorre dal periodo d’imposta in cui si acquisisce la residenza in Italia, più i successivi quattro periodi. A partire dal 2020 invece si applica per altri cinque periodi a:

  • Lavoratori che acquistano una casa in Italia. Usufruiscono dello sgravio del 50%;
  • Lavoratori che hanno almeno un figlio minorenne o a carico. Lo sgravio in questo caso è del 50%;
  • Lavoratori che hanno almeno tre figli minorenni o a carico. Possono beneficiare dello sgravio del 90%.

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1 commento su “Rientro dei cervelli: ecco tutte le agevolazioni per i lavoratori impatriati”

  1. Articolo molto chiaro ed esaustivo.
    Sarebbe molto interessante sapere se l’agevolazione legata al rimpatrio possa essere applicata, per tutto il quinquennio, anche se durante il periodo di agevolazione previsto si va in pensione.

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