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Superbonus 2023: ecco tutte le novità

Superbonus 2023: ecco tutte le novità

In questo nuovo anno il superbonus è stato confermato ma con delle variazioni. L’aliquota agevolata infatti scende al 90% ma rimane al 110% in presenza di determinati requisiti. 

Vediamo insieme cos’è, per quali interventi è richiedibile, come viene applicata la detrazione, chi può richiederlo e a chi spetta ancora con detrazione al 110%.

Cos’è il superbonus

Il superbonus (art. 119 del DL n. 34/2020) è una detrazione fiscale spettante per le spese sostenute per effettuare interventi per:

  • Migliorare l’efficienza energetica degli immobili;
  • Ridurre il rischio sismico;
  • Installare impianti fotovoltaici;
  • Installare infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici.

Può essere richiesto unitamente all’ecobonus, al sismabonus e ai bonus per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Per quali interventi è richiedibile 

Il superbonus spetta per i seguenti interventi principali o trainanti:

  • Interventi di isolamento termico sugli involucri;
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni e sugli edifici unifamiliari o su edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti.

Spetta inoltre per i seguenti interventi aggiuntivi o trainanti:

  • Miglioramento efficienza energetica;
  • Installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo;
  • Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici;
  • Interventi per eliminare le barriere architettoniche.

Come viene applicata la detrazione

La detrazione del superbonus può essere richiesta scegliendo una delle tre modalità:

  • Sconto in fattura richiesto direttamente ai fornitori per la parte della detrazione spettante;
  • Ripartizione della detrazione in quattro quote annuali in dichiarazione dei redditi;
  • Cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

Chi può richiedere il superbonus

Il superbonus può essere richiesto da:

  • Persone fisiche proprietarie o comproprietarie di edifici composti da due o quattro unità immobiliari accatastate distintamente;
  • Condomini e assimilati per la presenza di parti comuni;
  • Persone fisiche per interventi su edifici unifamiliari o u.i. con accesso indipendente, adibite ad abitazione principale e con reddito non superiore ai 15.000€;
  • Cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi sugli immobili posseduti e assegnati in godimento ai propri soci;
  • Organizzazioni non a scopo di lucro di unità sociale, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale;
  • Istituti autonomi case popolari ed equivalenti.

A chi spetta il superbonus 110%

Il superbonus 110% spetta a condomini, persone proprietarie di edifici composti da due o quattro unità immobiliari, Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale se:

  • La Cilas è stata presentata entro il 25 novembre 2022;
  • Per i condomini, la Cilas è stata presentata entro il 31 dicembre 2022 e l’approvazione dell’esecuzione dei lavori è avvenuta entro il 18 novembre 2022;
  • L’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo è stata presentata entro il 31 dicembre 2022 per gli interventi da eseguire attraverso demolizione e ricostruzione degli edifici;
  • Le spese sono state sostenute fino al 31 dicembre 2022 per tutti gli altri casi.

Per edifici unifamiliari o unità funzionalmente autonome con lavori iniziati entro il 1° gennaio 2023 il superbonus 110% spetta per:

  • Spese sostenute fino al 30 giugno 2022;
  • Spese sostenute fino al 31 marzo 2023 se entro il 30 settembre 2022 sono stati effettuati almeno il 30% dei lavori.

Il superbonus spetta al 110% fino al 2025 per gli interventi in zone terremotate e per soggetti che svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari assistenziali, i cui membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscono compensi o indennità di carica.

Per gli istituti autonomi case popolari ed equivalenti il bonus spetta al 110% per le spese effettuate fino al 30 giugno 2023 e fino al 31 dicembre 2023 se al 30 giugno 2023 sono stati effettuati almeno il 60% dei lavori.

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