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TFR: cos’è, a chi spetta, accantonamento e calcolo

TFR: cos’è, a chi spetta, accantonamento e calcolo

Il TFR, trattamento di fine rapporto, è la prestazione economica spettante al lavoratore dipendente nel momento in cui cessa il rapporto di lavoro. A prescindere dalle motivazioni o cause della cessazione del rapporto lavorativo, la liquidazione del TFR è un diritto del dipendente, regolamentato dall’art. 2120 del codice civile.

Il datore di lavoro ogni anno accantona il trattamento di fine rapporto, per poi poterlo erogare al dipendente nel momento in cui si concluderà il rapporto di lavoro.

A chi spetta il TFR

Il trattamento di fine rapporto spetta ai lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato e indeterminato nel momento in cui cessa o si conclude il rapporto di lavoro. Che sia quindi a causa del raggiungimento dell’età per il pensionamento, che sia per licenziamento per giusta causa o meno o per la cessazione dell’azienda, il lavoratore ne ha diritto, sempre.

Cosa può fare il lavoratore con il trattamento di fine rapporto

È anche possibile richiedere in anticipo il TFR. Ecco cosa può fare il lavoratore:

  • Lasciare il trattamento di fine rapporto accantonato in azienda e riceverlo quando cessa il rapporto di lavoro;
  • Richiedere un anticipo inferiore al 70% dell’importo accantonato dal datore di lavoro, ma solo per esigenze specifiche;
  • Versarlo in un fondo pensionistico;
  • Richiede il versamento in busta paga della quota maturata mensilmente.

Vantaggi accantonamento TFR

Lasciare il TFR accantonato presso l’azienda per la quale si lavora ha un vantaggio non indifferente: permette di richiedere la cessione del quinto dello stipendio e il prestito con delega. Il trattamento di fine rapporto infatti è l’unica garanzia richiesta per l’erogazione di entrambi i finanziamenti. Senza un TFR accantonato difficilmente è possibile richiedere il quinto dello stipendio o la delega di pagamento.

Quali sono i diritti dei lavoratori?

Come si calcola il TFR

L’importo del trattamento di fine rapporto maturato dipende dallo stipendio mensile e dalla durata del rapporto di lavoro.

Per conoscere l’importo spettante bisogna dividere l’importo annuo lordo percepito per 13,5. Il risultato ottenuto va poi rivalutato applicando un tasso dell’1,5% e del 75% calcolato sull’aumento dell’indice Istat dell’inflazione.

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2 commenti su “TFR: cos’è, a chi spetta, accantonamento e calcolo”

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